martedì 26 maggio 2015


Oggi parliamo del SAPONE NERO

La prima ricetta del sapone nero è stata ritrovata su una tavoletta di argilla, impressa da uno scriba Sumero verso il 2200 A.C.
Quindi una ricetta antichissima, per un prodotto che ha conosciuto un grande successo fino all'ultimo dopoguerra, quando è stato soppiantato dai detersivi chimici.
Da qualche anno questo prodotto sta vivendo una nuova giovinezza, spinto dalla sempre maggiore richiesta di detergenti efficaci ed economici, ma sopratutto rispettosi della nostra pelle e dell'ambiente

Il Sapone Nero è ricavato esclusivamente da oli vegetali, principalmente oliva o lino. La saponificazione dei grassi avviene con l'aggiunta di potassa (carbonato di potassio), che trasforma i grassi vegetali in pasta.
E' un detergente veramente universale, dall'elevato potere sgrassante, utilizzabile praticamente per tutte le pulizie di casa, dell'auto, della barca.
Può essere anche usato nel giardino, perché tiene lontani i parassiti delle piante.

Grazie all'azione protettiva degli oli vegetali utilizzati nella fabbricazione, risulta insuperabile nelle pulizie dei pavimenti, anche quelli in legno, ma può essere usato davvero per ogni tipo di pulizia, anche in lavatrice.

Vediamo qualche ricetta:
Sporco grasso e ostinato:
Una piccola quantità di pasta sulla spugna e via con olio di gomito. Risciacquare alla fine dell'operazione

Detergente universale:
Diluire 1 cucchiaio di sapone nero in pasta in 1 litro di acqua, e conservatelo in un vaporizzatore. Ecco pronto un detergente per tutte le superfici lavabili. A piacere si possono aggiungere 10/15 gocce di olio essenziale di limone, rosmarino, tea tree o quello che preferite, per profumare il detergente.

Detersivo per piatti e stoviglie:
Usate una bottiglia vuota da 1 litro di detersivo per piatti e non una dell'acqua, per evitare ingestioni accidentali!
Versate nella bottiglia mezzo bicchiere di sapone nero in pasta, un cucchiaio di sale da cucina e un cucchiaio di bicarbonato. Potrà essere utile aggiungere 15/20 gocce di olio essenziale di limone, oppure mezzo bicchiere di aceto bianco o di mele.

Detersivo per lavatrice:
Per il bianco:
Mettete 2 tazze di sapone nero in un recipiente. Fate bollire 6 tazze di acqua demineralizzata (quella dei ferri da stiro) e versatela sul sapone. Mescolare e lasciare riposare per circa mezz'ora.
Aggiungete 1 tazza di soda Solvay e 1 tazza di bicarbonato di sodio che serviranno per aumentare il potere sgrassante del detersivo. Completare a piacere con 10/15 gocce del vostro olio essenziale preferito.
Versare tutto in una bottiglia o un contenitore con chiusura ermetica.
Usare 1 tazza di questa preparazione direttamente nel cestello della lavatrice, meglio se dentro alla pallina dosatrice. Potete aggiungere un cucchiaio di percarbonato, che deodora ed igienizza il bucato

Per i colorati:
La stessa ricetta si può usare anche per lavaggi a basse temperature con i capi colorati:
A seconda della durezza dell'acqua, usate 3 o 4 cucchiai di detersivo nella pallina dosatrice messa direttamente nel cestello della lavatrice.
Con i colorati, e in generale nei lavaggi a freddo, non è conveniente usare il percarbonato. Si può invece distribuire nel cestello 1 cucchiaio di sodio citrato, che funge da sequestrante (anche dei metalli pesanti), e addolcisce l'acqua aumentando così l'efficacia del detersivo.

In giardino:
Mescolare un cucchiaio di sapone nero in 4 litri di acqua calda,  mescolare bene e lasciare raffreddare.
Prima dell'uso, rimescolare la soluzione agitando il contenitore. Spruzzare generosamente questa soluzione direttamente sulla pianta, e ripetere l'operazione ogni 8/10 giorni, oppure al bisogno.
Una versione rinforzata di questo insetticida può essere preparata mescolando un cucchiaio di sapone nero con 100 grammo di aglio ben schiacciato e mezzo litro di acqua. lasciate riposare 24/48 ore in luogo tiepido, filtrate questa mefitica soluzione e aggiungete 4 litri di acqua. Usatela con il vaporizzatore


I saponi neri sono prodotti sia in pasta che liquidi, ce ne sono di molti tipi, neutri o profumati, ma hanno tutti simili caratteristiche e modalità d'uso.
Li trovate sul sito www.ilsaponedimarsiglia.it cliccando su questo link








giovedì 16 ottobre 2014

I saponi liquidi sono più igienici rispetto alle saponette?

Questa domanda mi viene rivolta spesso, probabilmente a causa della (ingiustificata) fobia per i batteri, allora vediamo di fare un pò di chiarezza:

La vita sulla terra è resa possibile proprio grazie ai batteri, alcuni dei quali purtroppo sono "patogeni" e molti temono che l'uso di una saponetta contaminata possa trasmetterci questi microorganismi.

In realtà, le sostanze contenute nel sapone solido non permettono la sopravvivenza dei batteri.
La riprova? avete mai visto una saponetta marcire o fare la muffa? Ovviamente no, e questo è dovuto alla proprietà battericida del sapone solido.

In qualsiasi manuale di pronto soccorso, troverete l'indicazione di lavare le ferite con acqua e sapone, proprio perche è un ottimo disinfettante.
Quindi niente paura, il sapone solido non può accumulare batteri.

E i saponi liquidi?
Usando i dosatori si ha la certezza che il sapone liquido non è mai venuto a contatto con altre mani.
Sono quindi più "affidabili" delle saponette?
Purtroppo, questi prodotti contengono acqua (spesso in grandi quantità), infatti leggendo l'etichetta, alla voce "INGREDIENTS" troverete quasi certamente al primo posto la dicitura "AQUA".
In presenza di acqua, i batteri e le muffe possono svilupparsi molto velocemente, per questa ragione tutti i saponi liquidi (compresi gli shampoo, le creme ecc.) vengono addizionate con dei conservanti, per evitare che si decompongano velocemente.
I prodotti migliori contengono conservanti innocui come i sorbati (usati anche nell'industria alimentare), mentre quelli più economici possono contenere sostanze tossiche che, se pur presenti in piccole quantità, sempre dannose sono per il nostro organismo e per l'ambiente.

LA SCELTA
Se proviamo ad uscire dai condizionamenti pubblicitari e proviamo a pensare alla nostra salute (e al portafoglio), forse rivaluteremo il sapone solido.
E' economico, dura a lungo, e se scegliamo un prodotto di buona qualità saremo certi che non contiene conservanti.

martedì 15 aprile 2014

Ammorbidente per bucato

 Soffice come una nuvola, o ruvido come la pietra? Beh, ovviamente tutti vorremmo un bucato morbido e dolce sulla pelle, ma spesso l'acqua che abbiamo nelle nostre case è ricca di sali minerali, ed è quindi necessario ricorrere agli ammorbidenti che con la loro azione aiutano a mantenere morbide le fibre dei tessuti, rendendo più piacevole il contatto con la pelle e facilitando la stiratura.





Si usano in lavatrice, ma non vengono risciacquati, quindi i loro componenti rimangono in buona parte tra le fibre dei tessuti, entrando in contatto con la nostra pelle attraverso gli indumenti, le lenzuola o gli asciugamani.
Ma siamo proprio sicuri che gli ammorbidenti in commercio siano tutti composti da sostanze TOTALMENTE innocue per la nostra pelle? 

Nel dubbio, è meglio ricorrere ad ammorbidenti "naturali", che spesso sono anche molto efficaci ed economici.




Nelle grandi lavanderie si usa l'acido acetico (fateci caso: spesso la biancheria degli alberghi odora di aceto). Per l'uso casalingo si può anche pensare all'aceto, ma l'odore che lascia sui capi non sempre è gradito.
Una ottima soluzione è costituita dall'acido citrico: si sciolgono 100 grammi di acido citrico in 1 litro di acqua.
Si riempie la vaschetta dell'ammorbidente con questa soluzione, e il gioco è fatto!
Con questo metodo, i nostri capi assumono un ph di 5,6 - 6 , molto vicino a quello della nostra pelle





Se preferite un prodotto già confezionato, potete provare questo Ammorbidente Vegetale della linea "Solara".
Fabbricato in Italia a base di sostanze di origine vegetale prodotte nel nostro Paese.
E' leggermente profumato con una fragranza derivata da oli essenziali, e contiene anche acido citrico che elimina i residui di calcare dal bucato, e riduce la carica elettrostatica a volte presente nei tessuti.
La sua particolare formulazione è coadiuvante nella riduzione del rischio di insorgenza di allergie.


Questo prodotto non contiene addensanti, coloranti, perlanti e materie prime di origine animale. E' rapidamente e completamente biodegradabile.


"Primavera in Castello"

Nella splendida cornice del Castello di Roncade (TV), il 5 e 6 Aprile 2014 si è svolta con grande successo la manifestazione "Primavera in Castello".

Eravamo presenti anche noi de "Il Sapone di Marsiglia"









Siete stati davvero tantissimi a visitare il nostro stand, e vi ringraziamo tutti per la simpatia e le piacevoli conversazioni.
Vi aspettiamo numerosi alla prossima edizione autunnale.

lunedì 24 marzo 2014

Primavera in Castello a Roncade (TV)

Nei giorni 5-6 Aprile 2014 si svolgerà l'edizione primaverile della mostra mercato nel suggestivo Castello di Roncade, in provincia di Treviso.
Saremo presenti con i nostri prodotti, e vi aspettiamo numerosi anche solo per conoscerci e per avere tutte le informazioni sui saponi di Marsiglia.





Per raggiungere il Il Castello di Roncade visualizza qui la mappa di Google

giovedì 13 febbraio 2014

Gli ingredienti del "vero" Sapone di Marsiglia

Quante volte ci è capitato di leggere sull'etichetta di un sapone l'elenco degli ingredienti, senza riuscire a capire bene cosa contengono?
Vediamo in questo post di fare un pò di chiarezza.

Il legislatore italiano, recependo una direttiva europea, ha emanato la legge  n° 713 del 11 Ottobre 1986  con la quale si fa obbligo di indicare in etichetta gli ingredienti che compongono tutti i prodotti cosmetici, compresi i saponi da toeletta (non quelli per le pulizie di casa).

Essi sono riportati sotto la voce "Ingredients" (a volte anche con l'acronimo "INCI"), e sono elencati in ordine decrescente in base alla percentuale contenuta nel prodotto. Quindi, la prima voce è quella del componente principale, e così via per gli altri.
Questi sono sempre riportati con la dicitura in latino se si tratta di prodotti di origine vegetale, o in inglese per gli altri componenti. Questo metodo è usato in tutti i paesi europei.

Qui di seguito trovate i componenti dei saponi di Marsiglia presenti sul nostro sito web.
Per ogni voce ci trovate:
  • Uno o due pallini verdi: si tratta della stessa codifica usata nel sito www.biodizionario.it per verificare la eventuale nocività dei prodotti. Tutti quelli con uno o due pallini verdi sono da considerarsi totalmente innocui
  • In grassetto la voce scritta sull'etichetta
  • La traduzione in italiano ed eventualmente una breve spiegazione
Se volete avere notizie di ingredienti presenti in altri cosmetici, potrete consultare il sito web www.biodizionario.it



Aqua: acqua
Cocos Nucifera: olio di cocco ricavato dalla palma da cocco
Elaesis Guineensis: olio che si ricava dal frutto della palma
Glycerin: glicerina (o glicerolo), liquido chiaro e viscoso, che si dissolve completamente in acqua. Emolliente.
Olea Europaea: olio di oliva
Sodium Cocoate: composto ottenuo da saponificazione di olio di cocco
Sodium Hydroxide: idrossido di sodio, è una sostanza cristallina bianca, solubile in acqua. Usata per la saponificazione degli oli vegetali.
Sodium Olivate: composto ottenuto da saponificazione dell'olio di oliva
Sodium Palm Kernelate: composto ottenuto da saponificazione di olio semi di palma
Come vedete, l'originale Sapone di Marsiglia contiene ingredienti naturali e riconosciuti non nocivi, per questa ragione è considerato "ipoallergenico" e consigliato per tutte le pelli.

giovedì 30 gennaio 2014

La pulizia del forno con il Marsiglia

Come sappiamo, il sapone di Marsiglia è un detersivo davvero universale, e tra i tantissimi usi possibili c'è anche quello della pulizia del forno.

Questo post mi è stato ispirato dall'Amico Sandro V., che ringrazio per avermi mandato questa e-mail:
"Prendere una spugnetta un po' abrasiva. Bagnarla, strizzarla e passarla sul panetto di sapone di Marsiglia. Passare su tutto il forno e poi passare un panno bagnato per sciacquare. Per sporco veramente ostinato potete passare con la paglietta. Io pulisco anche le griglie e la leccarda con questo metodo. Mai più comprato prodotti per il forno che oltre a costare un botto sono tossici e quando li usavo ti levavano il fiato"

La prova sul campo (sul forno....)

Occorrente:
  • sapone di Marsiglia "bianco" (uso quello di Le Serail)
  • sale grosso (mezzo cucchiaio)
  • ciotola con 1/2 litro di acqua calda
  • spugnetta abrasiva (quella per i piatti va benissimo)


Nella ciotola con il mezzo litro circa acqua calda, sciolgo mezzo cucchiaio di sale grosso (addolcisce l'acqua rendendo più efficace l'azione dei tensioattivi contenuti nel sapone). Con questa soluzione, impregno per bene la spugnetta abrasiva.




Strofino generosamente il sapone di Marsiglia (uso quello bianco, più "energico") dalla parte abrasiva della spugnetta e, olio di gomito, mi concentro sulle pareti del mio forno, portello compreso, fino ad essere ragionevolmente convinto che lo sporco si sia sciolto




Con un panno di microfibra procedo al risciacquo (da fare a fondo, meglio se non rimangono residui sulle pareti), e il lavoro è finito!



Con la stessa tecnica, posso lavare anche la placca (leccarda) e la griglia.
Facendo spesso questa operazione, eviteremo che gli inevitabili schizzi rimangano per ripetute cotture sulle pareti del forno (carbonificandosi), così in pochi minuti e senza fatica avremo sempre un forno pulito!



Quanto ho speso? Per 10 grammi di sale e 2/3 grammi si sapone di Marsiglia, stimo una spesa di Euro 0,03 (dicasi zerovirgolazerotre)